NAVIGARE E CUCINA
ANEDDOTI NELLA STORIA
L'approdo di Colombo. Cristoforo Colombo e altri mentre mostrano oggetti ad uomini e donne native americane sulla spiaggia.
From the Library of Congress, https://www.loc.gov/rr/print/list/080_columbus.html
Una gran parte dei cibi presenti nell'attuale cucina europea, è giunta sulle nostre tavole grazie alla navigazione e allo spirito di ricercatore di Cristoforo Colombo del 1492. Spirito che, unito a uno straordinario evento di "serendipità", ci ha permesso di conoscere, sperimentare e importare centinaia di coltivazioni: pomodori, peperoni, patate, cacao, arachidi, ananas, zucca, mais, ecc. Questi prodotti hanno aperto un nuovo capitolo nella storia enogastronomica europea, che ha permesso di fondare le basi della cucina moderna.
La spedizione delle Caravelle è forse il collegamento più ovvio tra "navigare" e "cucina", ma la storia riserva anche curiosi aneddoti, che meritano di essere citati.
Nel 1773 John Woodhouse, commerciante inglese, salpò da Liverpool su un mercantile alla ricerca di prodotti mediterranei, come vino e olio, da importare in patria e vendere alla popolazione inglese, in particolare alla classe borghese, grande consumatrice di whiskey e vino.
Tuttavia, la nave su cui egli era imbarcato, andò incontro a una rovinosa tempesta, che costrinse l’equipaggio ad attraccare nel porto di Marsala. Nei giorni successivi gli abitanti offrirono il vino del posto ai commercianti inglesi, riscuotendo un notevole successo e interesse.
Lord Woodhouse ne fu talmente entusiasta, che iniziò a spedire il Marsala via mare in Inghilterra, aggiungendo dell’acquavite nelle botti per far sì che il sapore non si alterasse durante il viaggio.
I suoi connazionali apprezzarono moltissimo il vino siciliano, in particolare il suo sapore liquoroso, che ricordava i vini di tendenza dell’epoca, come il ben più costoso Madeira del Portogallo.
Lord Woodhouse, fiutando il business, costruì una sua impresa più sostenibile, nell’entroterra siciliano, in grado di collaborare con i vigneti della zona e di competere con i vini spagnoli e portoghesi. Ben presto riuscì a divenire, uno dei più importanti imprenditori in questo campo, fornendo il Marsala anche all’ammiraglio Nelson durante le spedizioni militari contro Napoleone.
Fonte: Slow Food- Marsala
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