giovedì 7 aprile 2022

NAVIGARE IN LETTERATURA


MOBY DICK

(H. Melville, 1851)

Editore Einaudi


Ventimila leghe sotto i mari

(J. Verne, 1870)  

Editore Crescere


giovedì 17 marzo 2022

NAVIGARE E STORIA

Navigare è stata per secoli forse la principale attività dell'umanità, che ha permesso il commercio, le guerre e la massima globalizzazione a cui la popolazione poteva ambire in quell'epoca. A partire dal 1200 a.c., i Fenici furono i primi a navigare in mare aperto e a diventare in poco tempo abili navigatori, commercianti e promotori, forse inconsapevoli, dei primi scambi culturali, sociali e ideologici tra i popoli del Mediterraneo. 

E' interessante però capire a fondo come le imbarcazioni non venissero viste solo come dei mezzi di trasporto, ma come ad esse venisse attribuito anche un valore simbolico e religioso. 

Ad esempio, per gli Egizi era significativo il concetto di barca solare. Citando Wikipedia, la barca solare è: "un'imbarcazione rituale che percorreva i due cieli trasportando il sole rigenerato ogni giorno all'alba e divenendo poi con il dogma eliopolitano simbolo religioso di rinascita dalla morte a nuova vita." (https://it.wikipedia.org/wiki/Barca_solare_(Egitto))

Si credeva che il Dio Ra, creatore dell'universo e degli uomini, navigasse durante il giorno lungo il Nilo su una barca d'oro, mentre di notte andasse a illuminare il mondo dei morti.

Quando il Faraone moriva, essendo considerato figlio di Ra, si pensava che egli salisse sulla barca solare della divinità, navigando insieme ad essa verso il mondo dei morti. Durante la cerimonia funeraria venivano posti nella tomba oggetti preziosi e decorativi, che potessero essere di buon auspicio per il viaggio lungo il Nilo del Faraone verso l'Aldilà. 

A Torino, alla Promotrice delle Belle Arti, è in mostra fino a luglio 2022 la mostra "Tutankhamon, Viaggio verso l'eternità" in cui viene narrata la curiosa storia della scoperta della tomba di Tutankhamon, che per anni l'archeologo H.Carter cercò senza sosta nella Valle dei Re, e vengono mostrati ai visitatori reperti originali (dal museo archeologico di Firenze) e centinaia di copie ufficiali degli oggetti trovati nelle diverse camere della tomba.

Tutte le informazioni della mostra le trovate al seguente link: https://www.tutankhamonintour.com/index/#Lamostra 

Tra gli oggetti che mi hanno colpito di più, vi è la barca solare funeraria in alabastro, riportata di seguito, posta nella tomba di Tutankhamon come simbolo di rinascita. Sulla barca vi è un timoniere che dirige la barca e una nana con un fiore di loto in mano. Quest'ultimo era un simbolo legato alla rinascita dopo la morte, allo splendore, alla luce del sole, a Ra e alla vita eterna, proprio per la natura del fiore che si apre con la luce solare e si chiude invece di notte.


Replica della Barca funeraria in alabastro in mostra a Torino

https://www.tutankhamonintour.com/index/#Lamostra



mercoledì 16 marzo 2022

NAVIGARE E CUCINA

ANEDDOTI NELLA STORIA


L'approdo di Colombo. Cristoforo Colombo e altri mentre mostrano oggetti ad uomini e donne native americane sulla spiaggia.

From the Library of Congress, https://www.loc.gov/rr/print/list/080_columbus.html

Una gran parte dei cibi presenti nell'attuale cucina europea, è giunta sulle nostre tavole grazie alla navigazione e allo spirito di ricercatore di Cristoforo Colombo del 1492. Spirito che, unito a uno straordinario evento di "serendipità", ci ha permesso di conoscere, sperimentare  e importare  centinaia di coltivazioni: pomodori, peperoni, patate, cacao, arachidi, ananas, zucca, mais, ecc. Questi prodotti hanno aperto un nuovo capitolo nella storia enogastronomica europea, che ha permesso di fondare le basi della cucina moderna.

La spedizione delle Caravelle è forse il collegamento più ovvio tra "navigare" e "cucina", ma la storia riserva anche curiosi aneddoti, che meritano di essere citati.

Etichetta del Marsala Woodhouse 

Nel 1773 John Woodhouse, commerciante inglese, salpò da Liverpool su un mercantile alla ricerca di prodotti mediterranei, come vino e olio, da importare in patria e vendere alla popolazione inglese, in particolare alla classe borghese, grande consumatrice di whiskey e vino. 

Tuttavia, la nave su cui egli era imbarcato, andò incontro a una rovinosa tempesta, che costrinse l’equipaggio ad attraccare nel porto di Marsala. Nei giorni successivi gli abitanti offrirono il vino del posto ai commercianti inglesi, riscuotendo un notevole successo e interesse.

Lord Woodhouse ne fu talmente entusiasta, che iniziò a spedire il Marsala via mare in Inghilterra, aggiungendo dell’acquavite nelle botti per far sì che il sapore non si alterasse durante il viaggio. 

I suoi connazionali apprezzarono moltissimo il vino siciliano, in particolare il suo sapore liquoroso, che ricordava i vini di tendenza dell’epoca, come il ben più costoso Madeira del Portogallo.

Lord Woodhouse, fiutando il business, costruì una sua impresa più sostenibile, nell’entroterra siciliano, in grado di collaborare con i vigneti della zona e di competere con i vini spagnoli e portoghesi. Ben presto riuscì a divenire, uno dei più importanti imprenditori in questo campo, fornendo il Marsala anche all’ammiraglio Nelson durante le spedizioni militari contro Napoleone. 

Fonte: Slow Food- Marsala

NAVIGARE E IL MONDO DELLE RIVISTE

Nel XX secolo possiamo trovare un'infinità di fotogrammi, pubblicità, manifesti e copertine di riviste che oggi cataloghiamo come immagini d'epoca o "vintage". Questi poster stanno entrando prepotentemente nelle case moderne, con l'obiettivo di etichettarli come dei veri e propri pezzi di interior design o arredamento. Negli ultimi anni, uno degli hobbies principali per me è stato realizzare questi poster sotto forma di puzzle da 1000 pezzi, specialmente le copertine di riviste americane come "The New Yorker" e "Sunset".

Il "The New Yorker" è un magazine fondato nel 1925, che pubblica ancora oggi saggi sociali e politici, articoli, critica, reportage, cruciverba e vignette. Numerosi artisti continuano a creare stampe per la copertina del magazine, immagini infinitamente varie nello stampo e nello stile dai toni provocatori, bucolici, assurdi, divertenti o stravaganti, ma che sono riusciti, con il passare dei decenni a dar voce alla cultura e alla stile di vita americano e non solo.   

"Sunset" invece è un magazine fondato nel 1898, che si concentra più a grandi linee sulle mode del lifestyle, in particolare di arredamento, design, viaggi, giardinaggio, cucina, ecc

Tutte le informazioni e le immagini delle copertine sono rintracciabili sul sito dei puzzle del The New Yorker: https://www.newyorkpuzzlecompany.com/collections/the-new-yorker

Mentre per visualizzare il sito delle riviste, i link sono i seguenti: The New Yorker                                                                                                         Sunset

Riportiamo di seguito le copertine vintage del secolo scorso più vicine al mondo della navigazione: 


Agosto 1952, Tactless taking (The New Yorker)


"Ships" L. Hoffman (anno mancante)


Agosto 1934, Succulent View (Sunset)


Luglio, inizio 900, Surfer girl (Sunset)


Novembre 1914, Fishing Boat (Sunset)


Luglio, 1949, Regatta (The New Yorker)

Fonti: https://www.newyorkpuzzlecompany.com/collections/the-new-yorker






martedì 15 marzo 2022

SUPERSTIZIONI LEGATE AL "NAVIGARE"

Il mondo delle superstizioni ha da sempre trovato terreno fertile nel mondo marittimo delle imbarcazioni e nelle ciurme di marinai. Molti di questi provengono dall'antichità e si riferiscono al desiderio dei naviganti di non destare le ire del Dio del mare, Poseidone. Esistono infinite superstizioni che si sono tramandate nei secoli, alcune più note, altre più strambe, di cui non si conosce la storia e che trovano spazio tuttora nella società:

- Indossare il colore verde a bordo: nulla sull'imbarcazione può essere verde, questa superstizione è dovuta probabilmente al colore della muffa e dell'ossido che la corrosione marina spesso può creare sotto forma di danno silente nelle lamiere delle navi.

Vele verdi (Fonte: https://blog.ormeggionline.com/superstizioni-marinare/)

- Fischiare a bordo: attirerebbe la tempesta

- Ombrello: Mai salpare con un ombrello

-Non si può parlare di conigli: rosicchiano il legno

- Cambiare nome alla barca: la leggenda narra che ogni nave abbia una proprio anima e un io interiore e che cambiarlo, significherebbe sfidare gli Dei. Non solo , ogni nave sarebbe registrata dal Dio del Mare, Poseidone, e non comunicarlo sarebbe un affronto.

- No banane a bordo: le banane che vanno a male produrrebbero gas metano tossico o potrebbe nascondere insetti velenosi, come ragni.


- Non si può salpare di venerdì: questo fatto potrebbe essere legato alla Bibbia, essendo il venerdì il giorno in cui avvengono alcuni dei drammi della religione cattolica: la crocifissione di Gesù, la tentazione di Adamo ed Eva...). Diversamente potrebbe essere legato al fatto che il giovedì, i marinai ricevevano la paga e il giorno seguente, molti erano ancora ubriachi dalla sera precedente, in cui avevano sperperato lo stipendio. Pertanto non erano molto lucidi per la navigazione.  

- Bottiglia che non si rompe durante il varo: inizialmente si sacrificava un animale e con il suo sangue si segnava la nave per attirare il favore degli dei. Il sangue è stato prima sostituito dal vino, e poi dallo champagne, che si deve rompere al primo colpo sulla chiglia, per evitare sventure.

(Fonte: https://blog.ormeggionline.com/superstizioni-marinare/)







NAVIGARE NELLA MODA

Per quanto il collegamento possa sembrare lontano, l'acqua e il fascino dei battelli lungo la Senna parigina, ha fatto sì che il "navigare", visto come unione dell'acqua e del "viaggio", fisico e non, potesse diventare un simbolo di rinascita, specie dopo la prima ondata della Pandemia di Coronavirus del 2020. Non è stato un caso quindi se, la sfilata A/I di Balmain del 2020 è stata organizzata su un battello di Parigi, dove le modelle sfilavano, mentre solcavano la Senna .   

Fonte: https://www.vogue.it/moda/gallery/balmain-sfilata-barca-senna-parigi-haute-couture

"PARIS, FRANCE - JULY 05: Designer Olivier Rousteing is seen during the "Balmain" sur seine" Fashion show that was held on a "peniche"boat on the seine river to celebrate the 75th anniversary of the brand on July 05, 2020 in Paris, France. (Photo by Pierre Suu/Getty Images)"





"PARIS, FRANCE - JULY 05: Designer Olivier Rousteing is seen making adjustments on a model's black large bustier off-shoulder dress with mesh parts and printed white polka dots, during the "Balmain Sur Seine" Performance, on a barge on the Seine river, on July 05, 2020 in Paris, France. (Photo by Edward Berthelot/Getty Images)"


NAVIGARE E MUSICA

Il concetto di "Navigare" nella musica prende forme differenti, in alcuni casi possiamo immaginarlo con la fantasia, come nella musica classica "ONDE" di Ludovico Einaudi (1996), oppure pensarlo all'interno di una relazione sentimentale come metafora del condividere la vita con qualcuno, come nella canzone "Continueremo a navigare" di Pino Daniele (1997). 

Nella famosa canzone di Rod Stewart "Sailing" (1975) il navigare viene visto invece come viaggio metaforico di un uomo che, nonostante il mare tempestoso, ambisce sempre a tornare a casa dalla propria famiglia. 

Nella canzone di Jovanotti "Navigare" (2017) il concetto viene visto da un punto di vista, sebbene sempre metaforico, più crudo e realistico. Esso rappresenta infatti, secondo l'artista, l'unico modo per l'uomo di non farsi trascinare dalla corrente, cioè di non uniformarsi alla massa, di non girarsi sempre dall'altra parte e di prendere in mano la propria vita dall'inerzia sociale.

"ONDE" L. Einaudi:   https://www.youtube.com/watch?v=rv_VJW6Fm8o

"CONTINUEREMO A NAVIGARE" P. Daniele: https://www.youtube.com/watch?v=VVtY_NJOx2s

"SAILING" R. Stewart: https://www.youtube.com/watch?v=FOt3oQ_k008

"NAVIGARE" Jovanotti: https://www.youtube.com/watch?v=cqI2K1ACuJM

NAVIGARE IN LETTERATURA MOBY DICK (H. Melville, 1851) Editore Einaudi Ventimila leghe sotto i mari (J. Verne, 1870)   Editore Crescere